Bikepacking con bambini? Sì, si può fare!

In questo articolo vi vogliamo raccontare la nostra esperienza di bikepacking in famiglia attraverso la pista ciclabile della Val Venosta e dell’Alto Adige. Accade spesso, infatti, che anche i genitori più sportivi rinuncino ad una vacanza all’avventura quando hanno figli piccoli. Speriamo di farvi ricredere con il nostro racconto!

Che cos’è il bikepacking?

Con il termine “bikepacking” si fa riferimento al modo in cui viene trasportato il materiale durante un viaggio in bicicletta. Le borse da bikepacking sono legate direttamente al telaio della bicicletta con cinghie e strap, rendendo l’assetto del mezzo più snello e aerodinamico rispetto a quando si pratica cicloturismo. In questo modo, si viaggia più leggeri e si ha una maggiore maneggevolezza nella guida della bicicletta. Va da sé che nelle borse bisognerà portare solo l’essenziale, anche per i bambini.

La scelta della destinazione

La prima cosa da valutare quando si pianifica un bikepacking è naturalmente la destinazione. Nel farlo, bisogna tenere conto del livello di allenamento, del tempo che si ha a disposizione e di quello che si vuole dedicare a pedalare: itinerari brevi e in pianura se siete alle prime armi e con bambini piccoli, tappe più lunghe e con dislivelli maggiori se i bambini sono già grandi e siete allenati!

Visto che né io né i bambini siamo particolarmente abituati a praticare ciclismo, abbiamo scelto un percorso semplice e adatto a tutti. La lunghezza complessiva del nostro tour è stata di circa 200 km, di cui quasi tutti percorsi in pianura o leggera discesa.

Le tappe:

  1. Lago di Resia – Merano, 80 km.
  2. Marlengo – Egna, 49 km.
  3. Egna – Rovereto, 73 km.

Il nostro viaggio

Siamo partiti dal Lago di Resia, famoso per il campanile sommerso dalle sue acque. Dal lì, il percorso ciclabile della Val Venosta si snoda per circa 80 Km, seguendo il corso del fiume Adige in leggera discesa fino alla città termale di Merano. Più precisamente, noi abbiamo pernottato nel vicino borgo di Marlengo.

La mattina successiva abbiamo affrontato la seconda tappa, da Marlengo a Egna, per una lunghezza di 49 km quasi del tutto pianeggianti. La cittadina di Egna, nel Sud dell’Alto Adige, è da poco entrata nel club dei borghi più belli d'Italia e perciò desideravamo visitarla. Piccola, pittoresca e medioevale, merita di essere aggiunta ai vostri programmi se siete nelle vicinanze!

L’ultima tappa del nostro viaggio in bicicletta è stata Egna – Rovereto, 73 km sulla pista ciclabile dell’Adige, attraverso valli e prati che ci hanno regalato scorci di borghi, chiese e ponti particolari e bellissimi. Per non parlare dei numerosi vigneti e meleti che costellano tutta la Valle dell’Adige.

In conclusione

Arrivati a destinazione, bisogna poi tornare al punto di partenza per recuperare la macchina. Da Rovereto non c'è un mezzo pubblico diretto per il Lago di Resia, quindi bisogna fare un po' di cambi tra autobus e treni. Ma a quel punto si è talmente felici del percorso compiuto che i 200 km a ritroso si affrontano a cuor leggero!

Noi consigliamo davvero l’esperienza di bikepacking in famiglia: i bambini erano felicissimi e il giro è semplice e adatto a tutti. Come per qualsiasi attività sportiva ci vuole un po’ di spirito di adattamento, perché gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo (la catena della bici che cade, una ruota bucata, un ginocchio scorticato). Ma i meravigliosi paesaggi di montagna che incontrerete lungo il percorso vi ripagheranno di tutti i possibili contrattempi. Parola di Capo Nord.


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